domenica 7 ottobre 2012

Musicisti, razza variegata. [conoscerli per evitarli]

Primo passo verso la conoscenza: la categorizzazione


Gli uomini e la musica... ottima accoppiata direte voi... e io non vi contraddico, ma vi metto in guardia.
Ecco il primo capitolo di quello che vorrei far divenire un compendio per le giovani pulzelle in difficoltà nel rapportarsi al maschio suonatore.

Esistono delle categorie. Una classificazione, una certa suddivisione che li comprende tutti, ovviamente ognuno con una sua caratterista peculiare. Fondamentalmente il "maschio suonatore" non ne è cosciente, ma dal momento stesso in cui in tenera età sceglie o è diretto verso uno strumento, ecco che questo segnerà per sempre la sua vita sociale e SESSUALE. Sì, avete capito bene. Sessuale.


La premessa che mi è d'obbligo fare, è a carattere puramente di disillusione. Per le più inesperte. Per coloro che ancora pensano che stare con un musicista sia così "romantico ed emozionante": intraprendere una relazione di qualsiasi tipo con un addetto al pentagramma, richiede calma, pazienza, comprensione e soprattutto SANTITA'. Orbene fanciulle, occhio a ciò che vi apprestate a leggere, poiché queste non sono fantasie, ma accumulo di anni ed anni di esperienza mia e di amiche, nel frequentare musici.
Andiamo in ordine: gli uomini-musicisti si devono valutare in base allo strumento che suonano, ma ancor prima, dalla CATEGORIA dello stesso. Per essere il più schematica possibile mi faccio aiutare dai signori Hornbostel e Sachs che hanno dato nome appunto alla più utilizzata suddivisione esistente di strumenti.


  • Aerofoni: (comunemente detti "strumenti a fiato") emettono un suono per mezzo di una colonna d'aria che vibra all'interno dello strumento. Si dividono fondamentalmente in legni ed ottoni.
I LEGNI 
GLI OTTONI

In generale, il SUONATORE DI AEROFONO è pieno di sè, competitivo e saccente. Questo dipende dal fatto che ciò che lo strumento produce è conseguenza direttissima della sua conoscenza del proprio corpo. Esperto di movimenti con la lingua in velocità e di labbra in potenza. In branco giocano spesso a chi ce l'ha più lungo (il fiato e non solo).

I legni sono tendenzialmente più pacati, solo se confrontati agli ottoni, proprio per il fatto che il suono che producono non è tanto assordante. Si faccia l'esclusione dei flautisti (strumentisti più "acuti", ma anche più puntigliosi e fastidiosi) e degli organisti, perfettamente identici a quelli che chiamereste topi da biblioteca, al 99% privi di una vita sociale di un qualsiasi tipo, sempre che non comprenda l'ascolto di gruppo dell'ultima hit di J.S. Bach, suonata dall'organista x, sull'organo y, nell'anno z; la loro vita sessuale non è al momento disponibile tra le mie informazioni: pare che nessuna abbia mai osato tanto.


  • Cordofoni: (comunemente detti "strumenti a corda") emettono il suono attraverso le vibrazioni prodotte dalle corde di cui sono dotati.    


I CORDOFONI


Per questa nostra categorizzazione sarà necessario distinguere attentamente tra gli archi e gli altri cordofoni. L'UOMO/ARCO [i quattro strumenti a sx della foto], detto anche Robin Hood, ruba alla tua pazienza per arricchire la sua espressività. E' autoreferenziale, convinto di essere il migliore, sempre, in qualsiasi cosa. Si lancia in battute improponibili sugli argomenti più disparati e si crede il più figo del mondo. (SPOILER: se è violoncellista, lo è.) Solitamente è un finto modesto, di quelli infidi. DIFFIDATE DAI SOLISTI, almeno gli orchestrali hanno una vita sociale. 

Per i 3 strumenti rimanenti, per cominciare, mi basti dirvi un poco a testa: PIANISTI = persone profondamente sole: o molto poveri, o molto ricchi; CHITARRISTI = fintamente sensuali, non fatevi abbindolare da tutta la questione dei tanghi e delle nacchere. (non si capisce niente nè di quello che suonano, nè di quello che dicono); ARPISTI = (almeno in Italia) non pervenuti, o se pervenuti, gay.

  • Idiofoni e membranofoni: (comunemente detti " strumenti a percussione"). Il suono è prodotto dalle vibrazioni rispettivamente o del corpo stesso dello strumento o dalle membrane, percosse dalle mani o da appositi battenti.

LE PERCUSSIONI


WARNING. PERICOLO. NON ENTRATE DA QUELLA PORTA. SI SALVI CHI PUO'. SCAPPARE. VIAAAAAAA. All'uomo percussionista bisogna fare attenzione. Sempre. Suona un numero di strumenti imprecisato (ognuno è capace di suonare tutti quelli nella fotografia) e proprio per questo ne ha uno preferito ed alcuni che suona peggio di un bambino con due padelle in mano. Ecco allora che questo si riflette nella vita. Il percussionista è POLIGAMO. Per averlo tuo lo devi intrappolare con fattuccherie e poteri magici. Ci si può riuscire, ma vi avverto, o donzelle: da da un momento all'altro....puffff!!! il "battitore" potrebbe tornare quello che è: un sordido uomo delle caverne, che nel suo branco diviene il più rozzo maniaco della storia dell'uomo. (N.B. il batterista, che a tutti gli effetti sarebbe un percussionista, rientra per i nostri fini, nella categoria degli elettrofoni, in quanto "membro di una band") 

  • Elettrofoni: (strumenti per musica rock e pop in generale) il suono viene generato per mezzo di una circuitazione elettrica, o per induzione elettromagnetica.
GLI ELETTROFONI


A prima vista innocui, i maschi della leggera sono forse i più pericolosi. Sempre borderline tra l'estro e la follia. Si osservi che un individuo rockeggiante gira sempre con il suo gruppo (forse hanno paura del buio, non è dato a sapersi), questo è indice del fatto che con costoro è sempre molto più facile essere una "donna del branco" (groupie), che non la donna di uno solo. Sono esageratamente molesti, estremamente poco perspicaci e soprattutto sempre e da anni "sull'orlo di sfondare".  Tranquille, non sfondano mai e se ci riescono (la sfiga ci vede benissimo) voi li avrete lasciati da poco. Fondamentalmente egoisti: se vi scrivono un pezzo, vi stanno usando come ispirazione per sfondare. [se ve ne accorgete in tempo, sfondategli la faccia]. Ogni canzone che scriveranno sarà sempre "la più bella mai scritta, la più cool, la più figa". (non è così, ma voi dategli corda). Utilizzano termini anglofoni per qualsiasi cosa, questo per sentirsi più "Beatles" e meno "scarafaggi". 


Ed i cantanti?? Ed i compositori?? Ed i Jazzisti??? Ed ogni strumento con il suo particolare???? E delle ridicole scenette per ogni tipo di baldo suonatore??

Nei prossimi episodi!!!!

P.S. Ragazze, non facciamoci fregare. Noi abbiamo un'arma: CONOSCERLI, PER EVITARLI.

P.P.S. Se qualche donzella (o perchè no, anche donzello) fosse interessato a contribuire alla creazione dei prossimi episodi con una sua qualche esperienza o "cattiveria", mi scriva a minnamoravoditutti@gmail.com oppure commenti qua di seguito!!! Sarò felice di apprendere e di condividere!!