mercoledì 5 settembre 2012

Meraviglioso divenire

Ti guardi indietro e non ti penti di nulla. Ogni istante vissuto ha costituito ciò che sei ora: una Donna.

La consapevolezza di non essere più una bambina può essere maturata in diversi modi: ci puoi arrivare lentamente, puoi comprenderlo attraverso riflessioni dialettiche piuttosto elaborate, puoi sentirtelo dire e renderti conto che è la verità, oppure avere un'illuminazione istantanea, tanto repentina da lasciarti senza fiato.

πάντα ῥεῖ ὡς ποταμός  Tutto scorre, come un fiume... "Non si può discendere due volte nel medesimo fiume e non si può toccare due volte una sostanza mortale nel medesimo stato, ma a causa dell'impetuosità e della velocità del mutamento, essa si disperde e si raccoglie, viene e va." Eraclito

E' vero, il fiume è mutevole, ma la persona che si immerge non lo è forse ancora di più? Forse che il pensiero umano non è più veloce di un corso d'acqua? Un uomo che si immerge in un fiume, non ne esce dunque modificato? Ogni esperienza porta un segno nell'anima. La metafora che utilizzerei per un uomo è quella di un lago: le acque, che cangiano in ogni istante e che solo apparentemente sono immobili, sono continuamente irrorate da un immissario e nella stessa misura, dopo aver elaborato ciò che di nuovo è giunto nel bacino, vengono rilasciate nell'emissario. Come una nozione, che dopo essere stata accolta, viene compresa e può essere riproposta. Così l'Io è sempre arricchito e può giungere alla pace, nel momento in cui si rende conto di essere ciò che è: una continua evoluzione. Ogni lago ha un nome, saprai sempre come trovarlo, ma ad ogni visita sarà rinnovato.
Per questo ritengo che l'affermazione del proprio essere, che risiede nella sostanziale accettazione di ciò che siamo, derivi dalla capacità di accogliere il passato come esperienza formativa e non come freno per il divenire. Il mantenimento del proprio status quo e soprattutto la consapevolezza di possederne uno, mai deve farci giungere alla conclusione che siamo ormai statici nella nostra essenza e dunque marchiati sulla strada del futuro, ma piuttosto regolarci su un percorso di crescita che ormai possiamo gestire in autonomia, coscientemente e coscienziosamente. Il miglioramento è una tensione spasmodica insita nell'umanità, tensione che non va confusa con la fallimentare aspirazione alla perfezione, ma piuttosto come una ricerca intima e profonda, da proiettare sul mondo circostante. Cos'è il presente in fondo? Un attimo appena trascorso, nemmeno il tempo di pronunciale la parola "adesso". Il presente è passato, noi viviamo nel futuro. Siamo lancette di un tempo già trascorso, di un orologio che non si fermerà mai. Dunque vi esorto alla conoscenza, all'ascolto, all'Amore: unici segni tangibili di un passato altrimenti sfuggevole e plumbeo.

 "Apprendi!! Poiché ciò che sai nessuno mai potrà togliertelo. Se mai qualcuno ti strapperà dei tuoi beni, dei tuoi cari e addirittura delle tue vesti, ecco, che costui sia punito, poiché la dignità e la conoscenza, non potrà mai rubartele. Ricorda che un uomo onesto e saggio, è ricco anche nella povertà." La prima volta che sentii queste parole avevo 10 anni, mia nonna me le disse con tanto ardore che persino una lacrima le rigò il volto ispirato e corrucciato. Mi si stamparano in fronte, si impossessarono di me, le cullai come una preziosa bambola di porcellana, comprendendone l'importanza, ma non il significato.

Oggi mia nonna mi ha ripetuto le stesse parole ed ero pronta ad accoglierle. Le ho comprese. Le ho amate profondamente e sono pronta a donarle a voi. Da oggi sono una donna. Da oggi posso crescere.